«Se vogliamo per una volta essere certi di non scadere nell’ipocrisia che spesso e volentieri ci ammanta, allora un po’ tutti dobbiamo ritrovarci nella parole del Papa per quanto ha citato nell’incontro di sabato scorso con il mondo variegato della scuola: 'Meglio una sana sconfitta che una brutta vittoria'». Parte da qui Biagio Clemente, preside del Liceo classico statale «Cagnazzi» di Altamura (Bari) per legare a un’immagine efficace il tentativo di «dare senso e corpo a un’idea spesso astratta – tiene a precisare – di educazione». Un mestiere «faticoso, insoddisfacente, mal remunerato» quello di insegnare, d’accordo. Ma che richiede «speranza». Occorre «credere – aggiunge Clemente – che qualcosa in più vada svolto, un pensiero 'illuminista' va reintroitato sia nella ricerca di percorsi più condivisi tra docenti e studenti, sia nel recupero di una crescita culturale che favorisca il dialogo - anche tra diverse sensibilità - e l’approccio alla consapevolezza dei saperi, senza mai risultare troppo 'distanti' dalla gente». Dall’incontro di sabato, emerge chiara la consapevolezza che «non si può barare con gli approcci educativi per non incorrere in un vero e proprio fallimento sociale e culturale».
In questo 'esercizio' formativo, da qualche tempo, concorre Avvenire: «La nostra scuola – spiega il preside – dialoga con tutte le componenti studentesche ma a volte è preda di proiezioni e sensazioni che a tutti i costi devono barattare significati etico- morali con comportamenti non voluti ma ugualmente seguiti dal gruppo». Un esempio? «Quando si accentuarono gli echi dell’utilizzo degli oppiacei a scopo terapeutico in Abruzzo con decisione del proprio Consiglio regionale, gli studenti hanno potuto avere opinioni diversificate, rispetto a uno stereotipo comune, solo da un confronto che hanno potuto estrinsecare dalle pagine di Avvenire ». Insomma, «la qualità dell’informazione di Avvenire è pari alla volontà di non tradire il lettore con affermazioni melense e voluttuose, spesso utilizzate solo con l’obiettivo di raccogliere recensioni positive».