Comunicare è una delle cose che è più che una professione: è vocazione. (…) Non è una professione. Sì, fra voi ci sono comunicatori professionisti, questo sta bene; ma prima della professione, è una vocazione, e la vocazione ti dà l’identità”. Le parole pronunciate a braccio da Papa Francesco sabato 18 giugno, durante l’incontro con i partecipanti al Capitolo generale della Società San Paolo, restituiscono il senso profondo a un’azione che supera qualsiasi tecnica. Sì, indubbiamente questa serve ma non deve ridurre o ingabbiare la portata della comunicazione piena e autentica che realizza fino in fondo la donazione di sé nell’amore. In questo senso, l’identità aiuta a pensare la relazionalità in modo dinamico, ossia come rapporto di comunione e di reciproca donazione. È la bellezza del comunicare!
Vincenzo