UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pregare “on the road” grazie ai nuovi media

Iniziativa dei gesuiti inglesi: un sito internet dal quale scaricare nel proprio lettore portatile Mp3 «files» che guidano la preghiera personale
13 Agosto 2009

La preghiera? Nuova ogni mattina. E affrontata con calma, ascoltan­do la Parola di Dio anche in mez­zo al traffico. Basta solo avere a disposi­zione un lettore Mp3. È quanto ormai già da tre anni propone la Provincia in­glese dei gesuiti. Con un successo che sta andando al di là di ogni aspettativa. L’iniziativa si chiama Pray-as-you-go, «prega mentre vai»; e il nome dice già da solo la caratteristica principale di que­sto strumento: si tratta infatti di file sca­ricabili attraverso il proprio computer da un apposito sito ( ) sul proprio lettore portatile Mp3, in modo da poterli ascoltare durante il tragitto da e verso il lavoro.
  Un’idea che nelle scorse settimane è sta­ta giudicata il sito più innovativo nell’e­dizione 2009 del premio
Church Websi­te of the Year, promosso insieme a Lon­dra dall’ong Christian Aid e dal Church Times , il più importante settimanale an­glicano. Un file al giorno – della durata tra i 10 e i 13 minuti – pensato non co­me la classica meditazione, ma come un aiuto alla preghiera. La struttura è sempre la stessa: si comincia con il suo­no delle campane, come chiamata alla preghiera; segue un brano musicale ac- compagnato da poche parole introdut­tive. Si arriva poi al brano della Parola di Dio del giorno, il cuore di questo stru­mento: lo si ascolta una prima volta, ci si riflette brevemente sopra guidati da alcune domande, quindi lo si ascolta u­na seconda volta per farlo diventare dav­vero proprio. Infine viene proposta una piccola riflessione conclusiva e si con­clude con la preghiera del Gloria.
  Uno strumento, dunque, il più possibi­le semplice. E con un occhio attento an­che alla praticità: una proposta quoti­diana che sai dove trovare; la possibilità di scaricare all’inizio della settimana tut­ti i file, in modo da non dover aggiorna­re in continuazione il lettore Mp3.

 Pray-as-you-go
nasce come idea quare­simale nel 2006; dopo avere però regi­strato 250mila download da tutto il mondo dei propri file, i gesuiti inglesi hanno deciso di non fermarsi con la Pa­squa.
 
Così il sito è diventato una pro­posta stabile; e a tre anni ormai di di­stanza le sessioni di preghiera scaricate sono diventate più di dieci milioni. Nel frattempo lo strumento si è anche ar­ricchito di nuovi contenuti: adesso a di­sposizione c’è anche un altro file audio per la preghiera e l’esame di coscienza al termine della giornata; e anche qual­che consiglio su come far sì che il pro­prio corpo partecipi alla preghiera.
  Chi sono gli utenti di
Pray-as-you-go? Scorrendo le testimonianze sul sito si trova davvero di tutto. Ad esempio Tra­cey, dalla California, racconta di aver scoperto il sito assolutamente per caso: «Non sono cattolica – racconta –, stavo cercando una guida per aiutarmi a per­dere peso e non so bene come sono fi­nita su Pray-as-you-go . Adesso ascolto il file ogni mattina». Alex, invece, scrive dal Giappone: «A differenza della Ba­viera, dove sono nato, qui i cattolici so­no appena lo 0,5 per cento della popo­lazione. Non c’è nulla che – come le campane delle nostre chiese – ti chiami alla preghiera quotidiana. Quando ho scoperto questo sito l’ho segnalato an­che ad alcuni amici giapponesi. E so che alcuni di loro adesso lo usano». Katha­rine è una studentessa di Washington: «Mi sono riproposta tante volte di pre­gare in maniera più regolare e ignazia­na – spiega –. E alla fine mi perdevo sem­pre nei miei impegni. Adesso invece con questo strumento è tutto più facile». Pray-as-you-go piace perché è uno stru­mento pensato davvero su misura per i nuovi media. Intanto è decisamente qualcosa di più rispetto alla classica me­ditazione o anche al breviario da ascol­tare sull’ipod. Ma soprattutto è il frutto del lavoro non di un singolo prete ap­passionato del web, ma di un’intera co­munità religiosa che ha scelto di con­frontarsi con le nuove frontiere della co­municazione facendo tesoro della pro­pria secolare esperienza. Pray-as-you­go si inserisce infatti nel progetto Jesuit Media Initiatives , che i gesuiti inglesi hanno voluto proprio per «raccogliere l’eredità di sant’Ignazio: lui, infatti, non si tirava indietro di fronte alle sfide cul­turali del proprio tempo». Seguirne le orme oggi significa lasciarsi avvicinare davvero anche da chi – magari – stava cercando solo una dieta.

ALLEGATI