UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Progetto Amahoro, un satellite per far dialogare il Burundi con il mondo

Nelle vacanze natalizie un’équipe piemontese di volontari, informatici e formatori in ambito dell’animazione si recherà in Burundi per allestire le aule di informatica e svolgere la formazione in campo ricreativo nell’ambito del Progetto Amahoro, promosso dal Comune di Carignano (To) e da numerosi partner locali.
28 Novembre 2008

Nelle vacanze natalizie un’équipe piemontese di volontari, informatici e formatori in ambito dell’animazione si recherà in Burundi per allestire le aule di informatica e svolgere la formazione in campo ricreativo nell’ambito del Progetto Amahoro, promosso dal Comune di Carignano (To) e da numerosi partner locali. Già alla fine di ottobre, due tecnici volontari, Michele Lepora e Oscar Ivan Restrepo Sanchez, si erano recati in missione a Rumonge e a Bururi per installare le stazioni di ricetrasmissione, che si collegano al satellite Panamsat, posto in orbita geostazionaria sull’Oceano indiano, previste dal Progetto Amahoro. Grazie a questa iniziativa queste zone del Burundi hanno una forma di collegamento stabile con il mondo. Rispetto ad una normale connessione ad internet, quella a banda larga via satellite risulta essere particolarmente vantaggiosa da un punto di vista economico e tecnico. Il progetto Amahoro sta suscitando un grande interesse sia nella pubblica amministrazione sia tra la gente: anche i medici egiziani dell’ospedale di Bururi hanno chiesto di poter vedere un protocollo di aggiornamento terapeutico via internet. Infine, la diocesi di Bururi sta utilizzando le apparecchiature e i problemi di comunicazione che fino a poco tempo fa persistevano ora sono molto diminuiti.