UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quando dal web la critica si fa testo

Il lettore, questo sconosciuto, si poteva dire fino a qual­che decennio fa. Ora non più. I lettori sono usciti allo scoperto, grazie al Web e a siti dedicati ai libri che dan­no la possibilità ai lettori di dire la loro, di esprimere un giudizio o il proprio gradimento sul libro letto.
12 Agosto 2010
Il lettore, questo sconosciuto, si poteva dire fino a qual­che decennio fa. Ora non più. I lettori sono usciti allo scoperto, grazie al Web e a siti dedicati ai libri che dan­no la possibilità ai lettori di dire la loro, di esprimere un giudizio o il proprio gradimento sul libro letto. Questa vi­sibilità del lettore ha trovato anche un luogo privilegiato, un sito dedicato appunto a chi ama i libri e vuol dire la sua su ciò che ha letto. Si chiama «aNobii», un nome che gli de­riva dall’Anobium punctatum, il «tarlo della carta», ed è un social network dedicato ai libri e ai lettori: si può tenere traccia dei libri letti e in lettura (il database ha superato or­mai i 12 milioni di titoli), esplorare le librerie degli utenti, scambiarsi idee, creare liste dei desideri. E, soprattutto, si possono commentare i libri letti. Giudizi che possono es­sere molto dissimili da quelli dei critici e che sono utili per la discussione sulle opere letterarie, sono liberi e danno decisamente un quadro veritiero dei gusti del pubblico e spiegano le ragioni delle sue scelte.
Un fenomeno, quello degli «aNobiani», che mette in luce quanto il dialogo tra carta stampata e nuovi supporti elet­tronici possa essere ancora possibile e come le diverse for­me non si escludano a vicenda. Al punto che i contenuti di aNobii sono diventati un libro, curato da Barbara Sgarzi e con l’introduzione di Luca Sofri, Il tarlo della lettura (Riz­zoli, pag. 500, euro 18,00), antologia suddivisa in cento ca­pitoli, ognuno dedicato ad uno dei cento libri della «play­list » dei più dagli utenti del sito. Per ogni titolo «top cento» sono riportate le cinque recensioni più apprezzate dagli stessi utenti di aNobii, firmate dagli autori con il loro no­me e cognome reali, il loro nickname o con entrambi.
E ancora di ogni lettore-recensore viene indicato un ritrat­to attraverso i libri che ha amato di più, la «playlist» dei lo­ro irrinunciabili dieci titoli. Un’antologia che è una radiografia dei gusti dei lettori di oggi, anche se i «top 100» non sono da considerarsi i «clas­sici » di oggi, in quanto questo libro non definisce un ca­none letterario, ma «la febbre dei libri». All’interno dei cen­to titoli troviamo «classici» veri e propri come Hesse, Sve­vo, Pirandello, Orwell, Tolkien, Lewis, Primo Levi, He­mingway; nuovi autori di culto (c’è moltissimo Pennac, Jo­nathan Coe, Stefano Benni e Palaniuk, oltre a John Fante), tanti best-seller da Roberto Saviano che con Gomorra si pone al secondo posto della «playlist», dopo il Siddartha di Hesse, a Paolo Giordano, dalla saga di Harry Potter ad Am­maniti, da Camilleri a Moccia, fino a Melissa P. che resiste ancora con i suoi colpi di spazzola.
Scrive Barbara Sgarzi, la curatrice: «Ho accettato di curare questo libro con passione. Innanzitutto perché, mentre si parla di ebook e morte della carta stampata, di contrap­posizioni frontali tra digitale e analogico, un libro che risa­le la corrente come i salmoni, partendo dal Web per arri­vare alla carta, mi sembrava davvero un bel segnale. E poi perché nasce dalle volontà di raccogliere i pareri di lettori veri, sinceri, senza filtro, privi di ogni timore reverenziale o di interessi commerciali. Persone con idee diverse, spes­so in contraddizione, accomunate però dal grande piace­re della lettura».