UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quei film contro i pregiudizi

Il Centro missionario diocesano di Catania, il Pi­me e l’Associazione comunità dialogo organizzano «Ci­nethica », un cineforum mensile gratuito, alla seconda edizione, presso la centrale chiesetta catanese del San­tissimo Sacramento al Duomo. Si tratta di quattro film, proiettati di mercoledì alle ore 19.30, il cui tema sono i conflitti etnici che molti paesi dell’Europa, Medio O­riente e Africa stanno vivendo in questi ultimi anni con il carico di violenze e contraddizioni che sempre si le­gano ai soprusi.
18 Marzo 2014

Non sempre la storia ha insegnato al genere umano a non ripetere gli stessi errori: così è per le guerre, per le dittature, per la corruzione e tanto altro ancora che in tutte le epoche stori­che alimentano l’elenco delle scellera­tezze. Il Centro missionario diocesano di Catania, il Pi­me e l’Associazione comunità dialogo organizzano «Ci­nethica », un cineforum mensile gratuito, alla seconda edizione, presso la centrale chiesetta catanese del San­tissimo Sacramento al Duomo. Si tratta di quattro film, proiettati di mercoledì alle ore 19.30, il cui tema sono i conflitti etnici che molti paesi dell’Europa, Medio O­riente e Africa stanno vivendo in questi ultimi anni con il carico di violenze e contraddizioni che sempre si le­gano ai soprusi. Il primo della serie, il 26 febbraio, è stato «Il segreto di Esma» ambientato a Sarajevo, il 26 marzo sarà la volta di «Alexandra» che propone la situazione russo-cecena, il 30 aprile di «Ticket to Jerusalem» sulla que­stione israelo-palestinese, il 21 maggio quella de «Il colore della libertà. Goodbye Bafana» sulla storia di Nelson Mandela e la lotta all’apartheid. Gli organizzatori vo­gliono offrire, soprattutto al pubblico gio­vanile, una possibilità di riflessione su ciò che appartiene al nostro recente passato e al nostro presente. «'Cinethica' – afferma padre Salvatore Car­dile, direttore dell’Ufficio missionario diocesano – de­sidera essere un contributo per le coscienze che non vogliono arrendersi all’idea dell’ineluttabilità del ma­le. Inoltre l’iniziativa punta sulla possibilità di confronto tra persone che, nella pluralità di posizioni, sanno ap­prezzare il valore dello scambio e della condivisione, nel convincimento che nel 'villaggio globale' tutti han­no diritto di cittadinanza».