UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Quei piccoli borghi salvati dal coraggio

In distribuzione il numero di Luglio di "Scarp de tenis", il mensile della strada promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana
2 Luglio 2018

L’Italia è il Paese dei Comuni, delle piccole città e dei tanti borghi. Ma proprio quest’Italia si sta svuotando. Nel 2005 ben 5.539 Comuni contavano meno di 5 mila abitanti. Di questi, 2.381 erano già in avanzato stato di abbandono e i rimanenti già completamente spopolati. Ma non tutti si arrendono. Come a Sant’Anna di Valdieri in Piemonte, dove otto donne hanno ripreso in mano l’accoglienza in paese o Ollolai dove il Comune vende case a 1 euro chiedendo in cambio di sistemarle e abitarle . O Sutera, in Sicilia, dove l’accoglienza offerta a dei rifugiati ha aiutato a far ripartire l’economia locale. Ci vuole coraggio. E un briciolo di incoscienza. Scarp de tenis di luglio racconta le storie di chi ci sta provando.
Il mensile prosegue con un viaggio a Marcinelle "dove i migranti eravamo noi". Immigrati e lavoratori italiani in visita in Belgio nei luoghi dell’emigrazione italiana: i connazionali che vivono qui fanno memoria di quando la manodopera a basso costo eravamo noi. E ci sono ricordi dolorosi: “Ingresso vietato a cani e Italiani”.
Si passa poi alla "Ronda della Carità": un servizio nato dalla voglia di un gruppo di amiche di fare qualcosa per le persone che vivevano in strada, oggi la Ronda è un servizio che, da 20 anni, garantisce un futuro a persone considerate perse.
L'intervista è alla scrittrice bolognese Silvia Avallone, che parla della necessità «di una rivoluzione emotiva»:
«Per gli adolescenti che vivono e crescono nella periferia, dentro un margine, diventa difficile la sfida di diventare adulti liberi».
E ancora, Le rubriche a grandi firme di Scarp: Piero Colaprico regala una bella riflessione su come gli slogan siano più forti della pietà; Paolo Lambruschi spiega chi gestisce il traffico di esseri umani nel Mediterraneo; Giangiacomo Schiavi, invece, racconta del maestro di Piacenza che chiede ai suoi alunni di raccogliere le buone notizie.