La rilettura biblico-spirituale dell’esperienza della pandemia, proposta dalla Commissione Episcopale per la Dottrina, l’Annuncio e la Catechesi con la Traccia di riflessione “È risorto il terzo giorno”, tocca tra l’altro un tema fondamentale: il linguaggio. Nel testo viene sottolineata la necessità di “saper cogliere i segni della vita eterna dentro la vita terrena di ogni giorno”. Solo allora il linguaggio non sarà più questione tecnica, tecnologica o estetica, ma diventerà quel ponte che collega la mente al cuore. Non si tratta di un’operazione culturale, ma di una scelta di campo che presuppone il raccordo tra il comunicare, il pensare e il vivere ciò che si comunica. Insomma, è questione di vita.
Vincenzo