UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Rebeccalibri.it: il portale degli editori e librai cattolici

Si presenta come "il portale dell'editoria religiosa italiana" e ha messo in home page lo slogan "A ogni libro il suo lettore e a ogni lettore il suo libro": è il sito www.rebeccalibri.it, ideato e gestito dal Consorzio per l'editoria cattolica (Cec), che ha nominato come nuovo direttore Giorgio Raccis.
21 Dicembre 2010
Si presenta come "il portale dell'editoria religiosa italiana" e ha messo in home page lo slogan "A ogni libro il suo lettore e a ogni lettore il suo libro": stiamo parlando del sito www.rebeccalibri.it, ideato e gestito dal Consorzio per l'editoria cattolica (Cec), che ha nominato come nuovo direttore Giorgio Raccis, già amministratore delegato del gruppo La Scuola-Morcelliana-Studium, nonché attuale presidente dell'Uelci (Unione editori e librai cattolici italiani). La realtà di "Rebecca" è virtuale, ma poggia su una struttura di case editrici quanto mai "reali": tra i 77 marchi editoriali che ne fanno parte ci sono sigle ben note al grande pubblico. Basti pensare (senza ordine d'importanza) alle Edizioni Paoline, Messaggero, Studium, Ave, Cittadella, Armando, Città Nuova, Libreria Editrice Vaticana, Marcianum Press, La Scuola, solo per citarne alcune. In Italia l'editoria cattolica abbraccia oltre 400 case editrici, è una realtà culturale ed economica che fattura quasi 500 milioni di euro l'anno su un fatturato editoriale complessivo del nostro Paese che ammonta a circa 4 miliardi di euro (quindi il 12% per cento del totale) e produce circa 4.500 novità all'anno. In questo contesto "Rebecca libri" ha catalogato 28 mila titoli, con ampia e completa dotazione bibliografica, compresi i riferimenti su chi sono i distributori di ogni singolo volume, dove si trovano le scorte più significative, tempi e modalità di consegna. "Rebeccalibri.it" si pone quindi come una frontiera on line della cultura cattolica e lo dimostra il rapporto che il Cec, suo promotore, ha stretto con il Servizio Nazionale per il progetto culturale della Cei. Per comprendere quali siano le prospettive di lavoro il SIR ha intervistato il nuovo direttore, Giorgio Raccis.
 
"Rebecca" ha assunto una certa notorietà per la classifica settimanale dei "bestseller" della fede, pubblicata ogni sabato sul quotidiano cattolico. Eppure visitando il sito non c'è solo questo, anzi...
"Al grande pubblico può interessare in prima battuta quali siano i libri più venduti. Rebecca è però nata per offrire non solo ai singoli lettori dei riferimenti bibliografici, ma anche per supportare l'attività delle case editrici e delle librerie cattoliche. Si tratta di cifre non indifferenti. Le librerie cattoliche sono circa 500, di cui un centinaio fanno parte di 'catene' editoriali e le altre sono indipendenti, con una duplice fisionomia: o unicamente votate all'editoria cattolica, oppure 'miste', cioè nelle quali si possono trovare testi d'ispirazione cristiana insieme ad altri argomenti. Non dobbiamo dimenticare che oggi una libreria, per reggersi, ha bisogno di offrire molto ai propri clienti".
 
Voi puntate molto sulla formazione dei librai. Perché?
"Se un tale professionista è ben preparato, saprà gestire la propria libreria con accortezza rispondendo alle richieste diversificate che vengono da un'utenza forse frastornata da una produzione editoriale molto ampia. Inoltre, il libraio che si aggiorna sotto il profilo culturale e operativo può mantenere in vita e far progredire la propria libreria che, viceversa, qualora dovesse chiudere comporterebbe la perdita di un patrimonio di testi e riferimenti. Nelle librerie 'laiche', infatti, si potrà trovare un certo numero di libri religiosi, ma certo non ci sarà la completezza dell'offerta che si trova nelle librerie cattoliche. Aggiungo che puntiamo molto anche a offrire corsi di formazione per librai che operano nei settori dell'editoria religiosa all'interno delle librerie 'laiche'. Anche loro sono chiamati ad aumentare la loro competenza per poter orientare validamente il cliente che viene in cerca di testi di qualità".
 
Cosa dire dell'editoria digitale, che sembra decollare anche da noi?
"Nel giro di un anno, così come i libri editi dalle case editrici cattoliche costituiscono circa il 12% del mercato totale, è prevedibile che le edizioni elettroniche degli stessi raggiungano tale soglia. Nel complesso gli e-book sono attesi in pochi anni a totalizzare il 5% dei libri venduti. Quindi anche le editrici cattoliche sono chiamate a tenere conto di questo sviluppo. Ci poniamo l'obiettivo di 'traghettare' gli editori aderenti dal cartaceo al digitale, pur sapendo tuttavia che i libri elettronici non scalzeranno il libro cartaceo tradizionale. Semmai andranno ad affiancarsi a esso con una quota di presenza significativa".
 
Che obiettivi ulteriori vi date?
"Al momento sappiamo di avere in 'Rebecca' gli editori più importanti, ma un traguardo di lungo periodo è quello di raggiungere tutti gli editori religiosi o similari. Ne abbiamo contati circa altri 200, che potrebbero benissimo aderire. E non siamo interessati solo a loro, perché sul nostro portale possono trovare spazio anche editori non unicamente religiosi, ma che comunque pubblicano collane in tale direzione e che trarrebbero giovamento dall'usufruire dei servizi interattivi disponibili. Un traguardo concreto consiste nel superare l'attuale livello di catalogazione del 65% delle novità annuali, che significa circa 4.500 titoli nuovi all'anno, per arrivare all'80-85%. Vorrebbe dire arricchire ulteriormente la banca dati, che comunque è una delle più significative nel panorama editoriale italiano".
 
a cura di Luigi Crimella
(www.agensir.it)