UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Reggio Emilia: mandato pastorale ai “comunicatori”

Nella liturgia del mandato agli operatori pastorali, domenica 9 ottobre nella Cattedrale di Reggio Emilia, non è mancata la preghiera per quanti s’impegnano nel campo della comunicazione. Anch’essi sono «chiamati per educare», secondo il tema di quest’anno pastorale...
17 Ottobre 2011
Nella liturgia del mandato agli operatori pastorali, domenica 9 ottobre nella Cattedrale di Reggio Emilia, non è mancata la preghiera per quanti s’impegnano nel campo della comunicazione. Anch’essi sono «chiamati per educare», secondo il tema di quest’anno pastorale, tanto più oggi che i mass media rappresentano «un nuovo contesto esistenziale». Ma il 9 ottobre, in diocesi, era anche la Giornata di Avvenire e dei mezzi di comunicazione diocesani, cioè il settimanale La Libertà, la redazione reggiana di Radio Pace, i servizi televisivi e il sito internet www.diocesi.re.it. Un’occasione per incoraggiare gli animatori e i Portaparola già attivi in diverse parrocchie reggiane. Con la richiesta di un’attenzione in più per il mondo digitale. «Gli animatori della comunicazione – afferma Adriano Caprioli, vescovo di Reggio Emilia­ - Guastalla – devono conoscere le 'regole del gioco', perché in questione non è soltanto la possibilità del comunicare, ma lo stesso contenuto della notizia che può essere condizionato dalla rete. E mai come in questo caso il 'mezzo si fa messaggio'». Ecco che gli animatori, prosegue Caprioli, «possono farsi interpreti, nelle loro parrocchie, di quel bisogno di relazione, di condivisione, di raccontarsi che appartiene all’uomo. Saper porgere il giornale della comunità, con il settimanale diocesano e il quotidiano Avvenire, presentando anche i rispettivi siti web, è un modo per avvicinare le donne e gli uomini del nostro tempo a una lettura credente della realtà e per costruire le fondamenta di una cultura pubblica amica del Vangelo».