UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Reggio Emilia: nuovo sito e convegno con mons. Pompili

"Vigilare navigando sulle nuove rotte mediatiche" è il titolo dell'incontro con gli operatori pastorali della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla cui prenderà parte, venerdì 17 settembre, anche mons. Domenico Pompili. Nella circostanza verrà presentato anche il nuovo sito internet della diocesi.
10 Settembre 2010
Sarà "Vigilare per discernere nella speranza" il tema dell'anno pastorale 2010-'11 della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla. Lo svilupperà, anche con proposte operative, la Lettera pastorale del Vescovo, mons. Adriano Caprioli, che sarà consegnata alla diocesi nel mese di ottobre. Tuttavia alcuni aspetti di questo
atteggiamento cristiano - il "vigilare" appunto, il "discernimento" e la virtù della "speranza" che li riassume - saranno affrontati già nei primi due appuntamenti della "Convocazione diocesana" d'avvio dell'anno pastorale, il 16 e 17 settembre. Nel primo incontro, rivolto a preti e diaconi (Oratorio don Bosco, Via Adua, Reggio Emilia, giovedì 16 settembre, dalle 9.15 alle 12), toccherà a mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini e neopresidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata, introdurre il tema, a partire dall'invito dell'Apocalisse (3,2-3) “Sii vigilante... ricordati come hai ricevuto la Parola e custodiscila”. Quanto al secondo incontro, rivolto a tutti gli operatori pastorali, il tema è volutamente ristretto a quel particolare aspetto del "vigilare" che è richiesto dall'uso dei nuovi mezzi informatici, quelli che genericamente sono ricondotti a internet. Il tema dell'incontro di venerdì 17 settembre (ore 18-21, in Seminario), sarà appunto "Vigilare navigando sulle nuove rotte mediatiche": in concreto, il rapporto fra internet e l’azione pastorale, visto nelle sue potenzialità e limiti. Introdurrà il tema mons. Domenico Pompili, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali. Il titolo può apparire ermetico. Ma solo a chi non ricorda il significato che ha il termine "navigare" riferito al grande mare del mondo internet. La domanda più ovvia, invece, può essere questa: perché scegliere un ambito - quello di internet - apparentemente così ristretto? Non era il caso di parlare di tutti i mezzi di comunicazione? La risposta può essere ricondotta a questi criteri. Anzitutto si tratta di riprendere in mano il mondo della comunicazione, sempre più invasivo nella vita delle persone. Qui, il vigilare è sempre un'esigenza attuale. Tuttavia, di comunicazione in senso generico si è parlato a più riprese e in diversi modi, in ambito pastorale. Giornali, radio, tv, cinema... sono strumenti noti, di cui tutti più o meno conoscono le dinamiche, i rischi e le opportunità, anche in ordine all'annuncio del vangelo. Non così per internet, un mondo "virtuale", senza dubbio, ma che nella vita di tante persone, ragazzi e giovani soprattutto, assorbe una fetta sempre più importante delle loro giornate. E delle loro notti. Un mondo che favorisce in maniera esponenziale la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità, che consente di comunicare con gli amici, incontrarne di nuovi, creare comunità e reti, cercare informazioni e notizie, condividere le proprie idee e opinioni. Il mondo della cosiddetta "generazione digitale", una nuova "piazza" in cui dialogare e confrontarsi. E in cui i credenti possono portare la testimonianza della loro fede e dei loro valori. Per questo si può ormai parlare di "pastorale nel mondo digitale": una pastorale "chiamata a tener conto anche di quanti non credono, sono sfiduciati ed hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche, dal momento che i nuovi mezzi consentono di entrare in contatto con credenti di ogni religione, con non credenti e persone di ogni cultura", afferma papa Benedetto XVI, nel Messaggio per la 44a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (16 maggio 2010). "Come il profeta Isaia arrivò a immaginare una casa di preghiera per tutti i popoli (cfr Is 56,7), è forse possibile”, si chiede il papa, "ipotizzare che il web possa fare spazio - come il «cortile dei gentili» del Tempio di Gerusalemme - anche a coloro per i quali Dio è ancora uno sconosciuto?". Per questo egli, parlando di questi nuovi media, afferma che essi rappresentano "una grande opportunità per i credenti": si capisce quindi come essi - i nuovi media - "siano entrati da tempo a far parte degli strumenti ordinari, attraverso i quali le comunità ecclesiali si esprimono, entrando in contatto con il proprio territorio ed instaurando, molto spesso, forme di dialogo a più vasto raggio". Un mondo da conoscere, quindi. Nei suoi limiti e nelle sue potenzialità. Un mondo in cui "vigilare" e "discernere" per offrire segni di "speranza". Come singoli credenti e come comunità cristiane. Appuntamento in seminario, allora, venerdì 17 settembre.
 
Nell'incontro di venerdì 17 settembre, in seminario, sarà anche presentato il nuovo sito diocesano. L'indirizzo da cui partire sarà sempre www.diocesi.re.it, ma dal 17 settembre grafica e organizzazione dei contenuti del sito web diocesano saranno ancora più immediate e intuitive. Il nuovo spazio su Internet della Diocesi (che è in Rete dall'autunno 2002), verrà presentato e pubblicato in occasione del secondo momento della convocazione diocesana. Come già si può vedere dall'anteprima qui a fianco, si tratta di un progetto completamente nuovo, che ha interessato tanto l'aspetto esteriore (ora i colori dominanti sono il blu e l'azzurro) quanto la struttura dei contenuti: è stato migliorato il motore di ricerca interno; aggiunta un'area multimediale per un accesso più immediato a foto e video e resa più semplice la ricerca di parrocchie, sacerdoti, uffici diocesani e orari delle Messe. Anche il magistero dei Vescovi è ora più accessibile: lettere pastorali, documenti, messaggi e omelie hanno mantenuto l'ordinamento cronologico e sono archiviati in una sezione direttamente raggiungibile dalla "home page". Il sito diocesano diventa così uno strumento ancora più prezioso per la comunicazione fra operatori pastorali. È utile per essere informati e continuamente aggiornati sui principali avvenimenti diocesani o per approfondire - attraverso i documenti integrali che vengono allegati alle pagine - incontri, celebrazioni, serate culturali ed altre iniziative. Molto, sicuramente, resta ancora da fare e per questo è necessaria la collaborazione di tutti.Un primo passo è certamente la segnalazione di errori o problemi di visualizzazione (questi gli indirizzi a cui inviare i messaggi: "dfrgal@gmail.com" e "borghi.emanuele@gmail.com"). Ma il nuovo sito offrirà una possibilità in più.Ogni parrocchia o zona pastorale (attraverso un incaricato) potrà proporre articoli su eventi di rilievo avvenuti sul proprio territorio o inserire appuntamenti per ricordare date di incontri o momenti di spiritualità particolarmente significativi. È una possibilità concreta a disposizione delle parrocchie, per partecipare alla realizzazione del sito e renderlo un'espressione dell'intera comunità diocesana.
 
Da "La Libertà" (Settimanale cattolico reggiano) dell'11 settembre 2010, pag. 3