UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Religioni in parrocchia con il linguaggio dei film

A Barletta una Sala della comunità dà vita a partire dal grande schermo a una riflessione su cultura e sacro.
19 Dicembre 2017

Le religioni come riserva di senso. Ritrovarsi per la pace e il dialogo tra persone, popoli, fedi, culture.
Anche quest' anno il «Cinecircolo Sant'Antonio», espressione dell'omonima sala della comunità di Barletta, ha dato vita al progetto «Fedi in gioco. Cinema e dialogo interreligioso », rassegna in collaborazione con Acec e Festival Religion Today, con il coinvolgimento di 20 sale e 10 cinecircoli. «Nelle società del pluralismo culturale - dice Riccardo Losappio, direttore della sala di Barletta - i valori universali hanno ancora cittadinanza, con un ruolo evidentemente decisivo delle religioni per difendere la dignità umana. L'esperienza religiosa nella nostra cultura rimane la più importante forza attiva che sappia evocare e interpretare questo tipo di esperienza. La religione ha un ruolo positivo perché raggiunge il cuore di tanti, è nostalgia d' infinito, esigenza e ricerca di Dio, al di là dei contenuti. Per questo cerchiamo di intercettare le esigenze dei giovani, anche i più lontani, d' intesa con la Pastorale giovanile diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie. Il cinema è luogo di crescita e di lettura critica degli eventi».
Sono stati proiettati in quattro giorni tre film: Mariam, di Faiza Ambah, coproduzione di Francia, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Stati Uniti e Qatar; Agnus Dei («Les Innocentes») di Anne Fontaine (Francia-Polonia); e My Australiadi Ami Drodz (Israele-Polonia).
Infine un cortometraggio Slør («Ri-velazioni ») di Charlotte Schioler (Francia- Danimarca) con una tavola rotonda sul tema «Le religioni sono ancora necessarie?», con storici, docenti e registi a confronto.
Sabina Leonetti

da Avvenire del 19 dicembre 2016, pag. 28