UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Rimini: giornale e tv per annunciare il Vangelo

Dal centro storico all’entroterra, Rimini ha festeggiato la Giornata di «Avvenire» mettendo in campo tanti «strilloni» e molti operatori della comunicazione con banchetti, locandine e annunci. Oltre duemila le copie del quotidiano distribuite in circa cento parrocchie della diocesi romagnola...
12 Giugno 2012
A San Lorenzo in Correggiano ci si scambia il buongiorno con il quotidiano in mano. Il saluto, dopo la Messa a Riccione e Villa Verucchio sempre con il giornale sottobraccio. Dal centro storico all’entroterra, Rimini ha festeggiato la Giornata di «Avvenire» mettendo in campo tanti «strilloni» e molti operatori della comunicazione con banchetti, locandine e annunci. Oltre duemila le copie del quotidiano distribuite in circa cento parrocchie della diocesi romagnola. L’emittente televisiva diocesana IcaroTv ha promosso l’avvenimento con un servizio nella rubrica «I giorni della Chiesa» («è un’ulteriore possibilità per raggiungere il pubblico e metterlo al corrente della bella eventualità», spiega il direttore dell’emittente, Simona Mulazzani), mentre i quotidiani locali hanno «letto» con interesse le notizie contenute nella pagina di «Avvenire», tanto da attingere a piene mani ai vari articoli pubblicati. «La giornata di Avvenire è una buona occasione – commenta don Egidio Brigliadori, parroco della popolosa Coriano, giornalista e direttore del Servizio diocesano comunicazioni sociali – per far conoscere il quotidiano in tutte le parrocchie con un’autorevolezza altrimenti impensabile in altre circostanze». Chi ha trasformato la Giornata di «Avvenire» in una festa della comunicazione è stata la parrocchia di Viserba, a due passi dal mare. Il parroco don Aldo Fonti, oltre a distribuire il quotidiano, si è soffermato sull’utilizzo dei media («è il nuovo ambone, una forma di evangelizzazione, utilizziamo i media cattolici per avere discernimento sulla realtà») operando poi un invio ai messaggeri, ai giornalisti presenti in parrocchia e ai volontari del sito parrocchiale. Tutti con «Avvenire» sottobraccio.