Quando i latini hanno coniato il motto
verba volant scripta manent, forse non intendevano solo denigrare la parola che si libra leggera nell’aria. Quella scritta, fino a quando il libro resta chiuso, rischia di rimanere lettera morta. Ma quando il volume viene aperto, letto e approfondito, allora la parola prende vita. Proprio al libro aperto si è affidata la nuova libreria riminese «Pagina»: dopo un’estate di
restyling ha aperto i battenti del tutto rinnovata e in una nuova sede, sempre in centro, ma con spazi decisamente più grandi.
La novità di Pagina non sta solo nelle metrature di cui ora dispone (oltre 200 metri quadrati) e nella veste elegante. Chi entra lo fa calpestando un suggestivo pavimento fatto di vetro, sabbia e pagine (vere) di libri, mentre, simmetrica all’ingresso, una ricostruzione della facciata della basilica cattedrale che all’occorrenza ruota lasciando il posto a una sala incontri a scomparsa. Dietro all’ambizioso progetto c’è una forte idea culturale, come assicura il coordinatore del progetto per la diocesi di Rimini. «Nuovi servizi per abbracciare nuovi orizzonti ma senza perdere la forte identità di libreria cattolica diocesana – spiega il 43enne Francesco Cavalli –. La sede storica a fianco del Duomo, per il suo spazio limitato, imponeva una fruizione veloce e limitata, senza offrire agli utenti una consultazione adeguata. Ora gli ambienti, otto volte più grandi, comprendono spazi per la lettura individuale, ma anche due sale per incontri e un’area dedicata ai reading e alle presentazioni di volumi». Una Pagina per vivere maggiormente la libreria e proporre cultura, insomma.
Nata come «Buona stampa» negli anni Trenta (opera dell’Azione cattolica), nel dopoguerra è una libreria gestita da un gruppo di attive signore. Cambia veste nel 1990 e diventa «Pagina». Dopo la gestione di Cesare Giorgetti (attuale direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della famiglia), sono subentrate tre libraie e ora la nuova sede. Betty, Chiara e Federica sono pronte, pc alla mano, per la ricerca di libri per la formazione cristiana, la catechesi e la pastorale. Pagina è anche libreria di riferimento per l’Istituto superiore di Scienze religiose e per lo studio della teologia. Specializzata per scuole e ragazzi, mette sul piatto anche una vasta offerta di oggetti sacri, icone e presepi. Con una novità: in collaborazione con la cooperativa Diapason, la libreria offre testi, battitura tesi e fotocopiatura e tutti i servizi per l’Università, coordinati da Mario, l’ultimo arrivato nella «squadra». «Nasciamo e restiamo libreria – assicura però Federica Lualdi –. La nuova sede permette di aumentare la fornitura di libri, aprendo maggiormente ai volumi anche più laici». Trova più spazio l’oggettistica e approdano i reparti video e musicale. Il nuovo volto di Pagina, una bella sfida culturale. Come recita lo slogan utilizzato per la campagna pubblicitaria: «Gira Pagina e scopri l’infinito». Il vescovo Francesco Lambiasi si è affidato a una metafora alimentare per augurarle «molti più lettori, di grande appetito, di buon gusto e di palato fine, e agli amici lettori un convivio sostanzioso».
(nell'allegato anche l'intervista al Vescovo...)