UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Roma: Azione Cattolica e social network

Raggiungere le persone negli ambienti di vita reali e virtuali per dare risposta ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. È l’obiettivo del seminario «La nuova pastorale d’ambiente nell’età dei social network» promosso dal Movimento lavoratori di Azione cattolica (Mlac) a Roma, dal 10 all’11 dicembre.
20 Dicembre 2011
Raggiungere le persone negli ambienti di vita reali e virtuali per dare risposta ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. È l’obiettivo emerso dal seminario di studio su «La nuova pastorale d’ambiente nell’età dei social network» promosso dal Movimento lavoratori di Azione cattolica (Mlac) a Roma, dal 10 all’11 dicembre. Per Giuseppe Patta, segretario nazionale del Mlac, «a causa della precarizzazione molti lavoratori non hanno più ambienti professionali di riferimento» ed è quindi importante «ripensare la pastorale tenendo in considerazione il ruolo crescente giocato dai social network». Quando si parla di Web, infatti, «non ci si riferisce a un 'non luogo', ma a un ambiente che deve essere evangelizzato»: «I social network e Internet rappresentano degli strumenti che non possiamo ignorare nel coinvolgimento delle persone. Se vogliamo immaginare una nuova pastorale d’ambiente – sottolinea Patta –, dobbiamo porre grande attenzione alle reti sociali che viaggiano sul digitale». Secondo Chiara Giaccardi, docente di sociologia e antropologia dei media all’Università Cattolica di Milano, «la testimonianza è il modo di abitare e rendere 'luogo antropologico' lo spazio digitale», mettendo al centro «la dimensione affettiva e identitaria» perché «il punto di equilibrio non è la tecnica, ma è l’umano. Nel corso dei laboratori tematici ci si è soffermati anche sull’impegno della Chiesa italiana che, pur confessandosi 'not digital native', nata cioè prima della generazione di Internet, non deve temere la partecipazione ai nuovi luoghi della comunicazione». Dal seminario è emersa, infine, la volontà di «riscoprire l’importanza delle relazioni, costruire reti di riferimento tra le persone che esprimano progettualità» e «creare cammini di comunione tra le diverse esperienze associative, valorizzando anche il ruolo dei social network intesi come luoghi di dialogo da abitare da cristiani».