UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Rossano: terzo corso per operatori della comunicazione

Giunto alla terza edizione, comincia domani, all’O­pera sociale 'Madre Isa­bella de Rosis', il corso di forma­zione per animatori della cultura e della comunicazione della dio­cesi di Rossano-Cariati.
29 Settembre 2010
Giunto alla terza edizione, comincia domani, all’O­pera sociale 'Madre Isa­bella de Rosis', il corso di forma­zione per animatori della cultura e della comunicazione della dio­cesi di Rossano-Cariati.
Promosso dal Servizio diocesano per il Progetto culturale, in colla­borazione con l’Ufficio Cei, quel­lo che si avvia, sottolinea monsi­gnor Franco Milito, anima dell’i­niziativa, «si configura come l’an­no delle tre 'p': press, pubblicità, pedagogia-pastorale». L’itinerario costituisce, aggiunge Milito, «un aggancio al Piano decennale del­la Chiesa italiana sulla sfida edu­cativa ». Ci si soffermerà su aspet­ti ermeneutici, pratici e operativi, avendo come orizzonte: l’etica, la pastorale, l’educazione. A Pier­marco Aroldi (Cattolica di Mila­no) è affidata la prolusione che ha per tema: 'Le regole del gioco. La responsabilità dei comunicatori tra norme e autoregolamentazio­ne a tutela dei minori'.
Negli incontri mensili, fino a giu­gno, saranno affrontati argomen­ti come 'la stampa periodica', 'pastorale dei media', 'analisi dei messaggi', 'guida educativa ai so­cial media'. Il percorso formativo (2008/09: Cultura-comunicazio­ne- Chiesa, 2009/10: Telematica­televisione- telefonia) comincia a presentare risvolti concreti. C’è chi ha creato il sito parrocchiale, come lo studente universitario Giancarlo Levote; chi ha coinvol­to ragazzi della sua comunità nel­la redazione e produzione del no­tiziario: è il caso di Achiropita Ru­perto, ingegnere gestionale. E in­teressante risulta l’opera di molti insegnanti-corsisti che sono riu­sciti a qualificare, con quanto ac­quisito, la loro proposta didatti­ca. Al termine della formazione, il vescovo Santo Marcianò conferirà i primi 'mandati'.