UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

AA.VV: “Sanremo 2017” (Universal)

Il 67esimo Festival della canzone italiana sta evaporando nei nostri ricordi, ma alcune delle canzoni proposte quest’anno girano ancora sull’etere. In questa doppia compilation da quaranta brani troverete 21 dei 22 brani in concorso, più alcune riletture proposte nella serata dedicata alle cover, e qualche brano proposto dalle “nuove proposte”. Ripassandole direi che non manca […]
20 Febbraio 2017

Il 67esimo Festival della canzone italiana sta evaporando nei nostri ricordi, ma alcune delle canzoni proposte quest’anno girano ancora sull’etere.

In questa doppia compilation da quaranta brani troverete 21 dei 22 brani in concorso, più alcune riletture proposte nella serata dedicata alle cover, e qualche brano proposto dalle “nuove proposte”.

Ripassandole direi che non manca nulla di ciò che val la pena di venir ricordato di questa 67esima edizione: l’esuberante Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani che pare sintetizzare la gran voglia del Belpaese d’emanciparsi dalle brutture e dalle depressioni del presente; c’è l’intensa Che sia Benedetta della Mannoia (uno dei più riusciti inni alla vita mai proposti sul palco dell’Ariston); e ancora la piacente Vedrai di Samuel, il vibrante peana post-femminista Fatti bella per te della Turci. Tra le sorprese val forse la pena citare il brano proposto dall’emergente Ermal Meta, Canzone per Federica del più che promettente Maldestro.

A prescindere dei costi e e degli ottimi dati d’ascolto, Sanremo è ormai una macchina in grado di produrre uno spettacolo e a tratti noioso spettacolo tlevisivo e di alimentare ancora un notevole indotto mass-mediatico. Ora che la baraonda è in archivio, è forse il caso di riportare il baricentro sul quello che dovrebbe essere il suo specifico: le canzoni. A conti fatti quest’anno poche davvero degne di resistere all’usura del tempo. Avanti un altro…

(Franz Coriasco)