L’estate se ne sta scivolando via, ma a chi volesse continuare a cullarsi sulle atmosfere ardenti ed estroverse di questa stagione, consiglio caldamente l’ultima impresa di una delle grandi regine del pop contemporaneo.
Il realtà l’album in questione è la rilettura del classico disneyano Il Re Leone arrivato nelle sale nel 1994 e prossimo a tornare nelle sale in versione live action, ovvero con i personaggi del cartoon interpretati da attori in carne ed ossa.
Diciamo subito che di questo lavoro (che per inciso non è la vera soundtrack del nuovo film nel quale la trentasettenne texana è pure coinvolta) Beyoncé ha tratto copiosa ispirazione dall’originale disneyano, ma reinventandolo a modo suo, con una classe tracimante d’energia e di passione.
Rispetto all’originale, firmato a suo tempo da Elton John, Beyoncé ha immesso molte nuove canzoni e chiamato intorno a sé un gran numero d’artisti africani ancora poco noti in Occidente e qualche collega di gran nome, dal marito Kendrick Lamar a Pharrell. Cinquantaquattro minuti di buona musica in equilibrio tra l’esotico e il modernismo hip-hop, suddivisi in ben 27 tracce con molti strumentali e vocalismi d’atmosfera, nel segno di miglior sound afro-americano contemporaneo. Tra i brani presenti, alcuni, come Bigger, Water, e Brown Skin Girl hanno tutto il potenziale dei grandi singoli estivi.
Beyoncé è qui presente soprattutto in veste di produttrice, ma quando ci mette la voce lascia sempre il segno, per talento e carisma. Insomma un signor disco, che si discosta alquanto dal classico pop patinato à la Disney, proponendone una versione decisamente più moderna ed elegantemente black.
Franz Coriasco