UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

BRUNORI SAS: “A casa tutto bene” (Picicca Dischi)

Le canzoni di Dario Brunori e soci – una strana formula di cantautorato societario – sembrano lì per lì uguali a mille altre. E parlano semplice di cose e sentimenti elementari; sono dirette, veraci. Razzolano su temi in apparenza poco o per nulla originali, e i suoni non hanno nulla si sensazionale. E tuttavia sono […]
13 Febbraio 2017

Le canzoni di Dario Brunori e soci – una strana formula di cantautorato societario – sembrano lì per lì uguali a mille altre. E parlano semplice di cose e sentimenti elementari; sono dirette, veraci. Razzolano su temi in apparenza poco o per nulla originali, e i suoni non hanno nulla si sensazionale. E tuttavia sono belle, profonde, originali; di quelle che raccontano il mondo senza l’ambizione di cambiarlo, ma anche senza il lassismo o il perbenismo di chi s’accontenta di lasciarsene sedurre o instupidire.

Canzoni intelligenti, o forse solo di poetico buonsenso, quelle di questo cosentino, con quella faccia un po’ così, da cantautore d’altri tempi, con quei giri d’accordi già mille volte sentiti, quelle melodie che le imparentano strettamente con quelle o vecchi artigiani del folk-rock. Solo che queste sono canzoni assolutamente figlie dell’oggi, generate dal - e sul - magma del presente.

Un percorso artistico iniziato nel 2009 e appena uscito da una masseria calabrese dove l’album è stato realizzato - lontano dallo sferragliare del mondo, discografico e non –, ma poi rifinito a Milano: l’ennesima prova di un opera bifronte, dove modernità e tradizione, cultura popolare e post-cultura contemporanea, speranze e inquietudini flirtano, s’incrociano, a volte si scontrano, ma sempre ritrovandosi armonicamente all’epilogo.

(Franz Coriasco)