UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

CHRISTOPHER CROSS: “Doctor Faith” (Edel)

 Ritorno discografico per uno dei cantautori più significativi del pop americano degli anni Ottanta. Anche se da allora molta acqua è passata sotto i ponti (suoi e nostri) lo stile è cambiato poco: la voce morbida e falsettata, melodie solari e dallo sviluppo elementare, sound curato in ogni dettaglio, buono per funzionare in fm o […]
2 Maggio 2011
 
Ritorno discografico per uno dei cantautori più significativi del pop americano degli anni Ottanta. Anche se da allora molta acqua è passata sotto i ponti (suoi e nostri) lo stile è cambiato poco: la voce morbida e falsettata, melodie solari e dallo sviluppo elementare, sound curato in ogni dettaglio, buono per funzionare in fm o negli i-pod. Uno stile che suonerà ai più giovani inevitabilmente datato, ma che non mancherà d’ammaliare i nostalgici e più in generale chi alla musica chiede un po’ di dolcezza e di relax, ingredienti balsamici per tutti in verità, specie in un’epoca stracolma d’inquietudini come questa. Le sue canzoni, del resto, non hanno mai avuto altra ambizione che questa.
Con un Oscar e cinque Grammy in bacheca, il Nostro è ancora capace di confezionare canzoni gradevoli, segnate da quella gentilezza di tocco e d’approccio che è poi una delle sue caratteristiche peculiari. Gli ci sono voluti dodici anni per assemblare questo suo ritorno discografico: un nuovo inizio, ma anche la conferma di uno stile capace di resistere all’usura del Tempo.
 (Franz Coriasco)