Che questo fosse l'album più atteso dell'anno non c'era alcun dubbio. La band di Chris Martin è da anni il fiore all'occhiello del mainstream rock britannico e lo ribadisce con questo sesto album: nove nuove canzoni (più tre, nell'edizione deluxe) dove s'alternano atmosfere acustiche ed elettroniche, dove il pop s'incrocia col rock.
Un'eleganza un pò algida, a tratti suadente, altrove noiosetta perchè ripetitiva o troppo semplicista. Ma intendiamoci: siamo ben sopra la media qualitativa corrente: non saranno i Beatles né Nick Drake, non saranno gli U2, né i Radiohead, ma almeno Martin e i suoi ne hanno appreso le lezioni e aggiungendovi del proprio.
(Franz Coriasco)