Un titolo che non vuol dir nulla, per un disco che dice molto. Innanzitutto che Chris Martin e soci continuano ad essere la pop band per eccellenza di questi ultimi anni. Del resto quando si vende un milione di copie in poco più di dieci giorni, ci vuol poco a capirlo.
Eppure l’impeccabilità del prodotto non ha preservato la band britannica da una valanga di critiche, per lo più dovute al fatto che nulla in questo disco è concesso a certi avanguardismi vagamente rockettari che segnavano il precedente e vendutissimo Viva la Vida. In sommo spregio dei critici più spocchiosi, Martin e i suoi (sempre meno sodali in verità, giacché corrono voci di un imminente scioglimento della band) ribadiscono senza mezzi termini la loro vocazione pop confezionando canzoni terribilmente gradevoli, formalmente ineccepibili per scrittura e struttura, ma che non hanno altre ambizioni che rendersi appetibili da un pubblico più vasto possibile. Oggi più che mai i Coldplay stanno al pop come gli U2 al rock. Tutto qui: e non mi pare ci sia niente di male se la qualità del prodotto è di questo livello.
(Franz Coriasco)