È possibile, per chi lavora in un ufficio di comunicazione della Chiesa, promuovere allo stesso tempo il dialogo e la coerenza con il messaggio cristiano? Come ha affermato Benedetto XVI: “Il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità”. Questo ci porta a pensare che l’efficacia della comunicazione consiste nell’avere un messaggio chiaro e definito, che rispecchia l’essenza di ciò che uno è. L’identità, così intesa, non rappresenta un limite, ma un punto di forza. Il comunicatore della Chiesa si trova di fronte alla sfida di tradurre a un largo pubblico i tratti essenziali della realtà che comunica.
Il VII Seminario Professionale sugli Uffici Comunicazione della Chiesa celebratosi a Roma nell’aprile 2010 si proponeva di offrire un’analisi del momento culturale odierno in rapporto alle tendenze della comunicazione istituzionale. Questo volume cerca di raccogliere le idee principali che sono state affrontate e messe in discussione durante il Seminario con un doppio obiettivo: aiutare ai direttori degli uffici comunicazione ecclesiali a trovare spazi di aggiornamento e formazione professionale, e creare una riflessione accademica in cui approfondire gli elementi permanenti che rendono rilevante il messaggio della fede lungo la storia, per trovare le giuste modalità di comunicazione nel contesto attuale.
Struttura: nella prima sezione si trovano le quattro relazioni principali dove c’è una pro- posta strategica per la modulazione della voce della Chiesa nei dibattiti pubblici. Si offrono spunti per comunicare l’identità cristiana in una società postmoderna e si affronta il ruolo della Sala Stampa nella comunicazione della Chiesa e l’identità cristiana in dialogo con il mondo. Le analisi sono condotte dai professori La Porte e Burggraf (professoressa tedesca scomparsa pochi mesi fa), e si arricchiscono delle riflessioni del Direttore della Sala Stampa Vaticana, P. Federico Lombardi e del Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, Mons. Claudio Maria Celli.
Segue una parte dedicata alle sessioni pratiche in cui vengono illustrate esperienze di comunicazione pubblicitaria per diffondere il messaggio della fede negli Stati Uniti (CatholicsCome Home), esperienze di comunicazione istituzionale a Milano per la creazione di un progetto di riqualificazione edilizia e un’analisi delle ricadute mediatiche della discussione sull’eutanasia in Italia. In questo caso sono intervenuti Tom Peterson, Lorenzo Cantoni, Marco Pogliani e Rafael Jiménez Cataño.
La sezione dedicata ai panels intitolata “Tra il capire e il far capire la Chiesa” raccoglie le voci e le esperienze dei comunicatori istituzionali ecclesiali (Slovacchia, Usa e Italia) e dei giornalisti che si occupa- no dell’informazione sulla Chiesa: Jörg Bremer (Frankfurter Allgemeinen Zeitung), Rachel Donadio (The New York Times), Martin Van Alderlen (De Telegraaf), Gian Guido Vecchi (Corriere della Sera).
La quarta e ultima sezione riunisce una selezione di comunicazioni presentate dai partecipanti al convegno che spaziano su diversi temi. È interessante sottolineare le proposte per comunicare la fede ad un pubblico giovane (Reynaldo Rivera), in un contesto scientifico (Valeria Ascheri) o artistico (Michele Dolz) e nei rapporti con altre religioni come l’ebraismo (Giovanni Tridente) o l’induismo (Kuriakose Mundanan). Di particolare interesse le analisi e i suggerimenti dal punto di vista comunicativo sulla questione degli abusi sessuali presentati da Andrew O’Connell, Marta Brancatisano e Bruno Mastroianni.
Comunicazione della Chiesa. Identità e dialogo
Curatori: José Maria La Porte e Bruno Mastroianni
Edizioni Sabinae
Pagine: 270
Prezzo: € 16,50