Esiste un modo per utilizzare le opportunità della Rete senza rinunciare ai rapporti diretti e dover scegliere tra una stretta di mano e un tasto del computer? Per non ridurre la nostra vita a un continuo selfie dei vari momenti della giornata da «postare» in un social? Ci capita sempre più spesso di pagare senza vedere il denaro, di sottoscrivere contratti senza avere davanti un interlocutore, di organizzare viaggi online, di creare palinsesti televisivi personalizzati. Abbiamo a disposizione sconfinati territori informativi e relazionali, come se il mondo fosse sempre in diretta per noi. I nuovi mezzi di comunicazione hanno conquistato la nostra vita, ne scandiscono i ritmi, sono i custodi delle chiavi dei nostri spazi e del nostro tempo. Ma tutto avviene a distanza, senza contatti, se non virtuali, e sperimentiamo il graduale affievolirsi della conversazione faccia a faccia, a favore di una comunicazione che ci consente di evitare la vicinanza, l’espressione, lo sguardo, il respiro, le reazioni, le emozioni, il volto dei nostri interlocutori.
L’autore
Dario Edoardo Viganò è Prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, l’organismo da cui dipendono i mezzi di informazione del Vaticano. Ordinario di Teologia della comunicazione alla Pontificia Università Lateranense, insegna Linguaggi e mercati dell’audiovisivo alla Luiss «Guido Carli». Per EDB ha illustrato l’Inter Mirifica per il Commentario ai documenti del Vaticano II (a cura di Serena Noceti e Roberto Repole, 2014) e ha scritto Il brusio del pettegolo. Forme del discredito nella società e nella Chiesa (2016).
Connessi e solitari. Di cosa ci priva la vita online
Autore: Dario Edoardo Viganò
Editrice: Dehoniane
Pagine: 72
Prezzo: € 8,00