Figlio di immigrati nordestini, Kleber Gomes, in arte Criolo, è cresciuto in una delle tante favelas che circondano la megalopoli brasiliana di San Paolo. Un ambiente difficile che gli ha permesso di affinare forte un senso di comunità e una spiccata sensibilità per i problemi sociali.
Oggi trentaseienne, Criolo è considerato da molti (compreso il grande Caetano Veloso) il talento più limpido della nuova scena carioca. Cresciuto con l'hip-hop è ormai un musicista in grado di trascendere i confini dei generi, e lo dimostra con questo notevole secondo album, pieno di rabbia, speranza e poesia urbana: centrifugando afrobeat, brega, samba, reggae e rap, fino a dar voce e dignità ai milioni di diseredati che continuano a lottare per la sopravvivenza nelle stesse baraccopoli nelle quali è cresciuto. Pubblicato in Italia all’inizio dell’estate (dove il nostro ha anche tenuto un apprezzato concerto romano) l’album gli ha già valso ben 3 MTV Brasil Awards e si propone come una delle più belle sorprese della scena latino-americana contemporanea. (Franz Coriasco)