UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

DAMON ALBARN: “Dr. Dee” (Emi – Parlophone)

L’eclettico leader dei Blur e dei Gorillaz – band fondamentali del british pop-rock di questi ultimi anni – torna sui mercati in un modo assolutamente lontano dai cliché di quest’ambito: una vera e propria opera teatrale, più vicina ai canoni della lirica che non a quelli dei musical della musica leggera.
7 Maggio 2012
L’eclettico leader dei Blur e dei Gorillaz – band fondamentali del british pop-rock di questi ultimi anni – torna sui mercati in un modo assolutamente lontano dai cliché di quest’ambito: una vera e propria opera teatrale, più vicina ai canoni della lirica che non a quelli dei musical della musica leggera.
Un lavoro colto e suggestivo ispirato alla storia di uno scienziato (astronomo, matematico e alchimista inglese vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo). Le vicende tragiche di John Dee (fu accusato di stregoneria, i suoi famigliari vennero sterminati dalla peste, e morì solo e poverissimo), hanno dato al songwriter di Leytonstone l’opportunità di cimentarsi con temi impegnativi e architetture sonore alquanto raffinate. I diciotto frammenti dell’album, inciso con supporto della BBC Philarmonic Orchestra e di ottimi cantanti, vive in una costante alternanza di sonorità moderne, classiche e rinascimentali. Il risultato è uno “strano folk pastorale”, per usare la definizione dello stesso Albarn, accolto molto bene dalla critica anglosassone; nelle prossime settimane capiremo se verrà premiato anche dal pubblico, nonostante l’oggettiva complessità delle atmosfere.
(Franz Coriasco)