UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

DOLLY PARTON: “A Holly Dolly Chrismas” (Butterfly Records)

Un dischetto senza infamia e senza lode, indicato soprattutto a chi cerca un innocuo sottofondo per rendere un po’ meno atipico il Natale più  anomalo della nostra Storia.  
21 Dicembre 2020

L’inossidabile regina del country nashvilliano tiene botta e si ripresenta sui mercati natalizi con un “Christmas album” assolutamente tradizionale com’era del resto più che prevedibile attendersi da un tipetto del genere. Stupisce semmai che la stagionata country-girl (classe 1946) mancasse a un appuntamento così tipico per tutti i cantanti statunitensi, giacché il suo precedente album natalizio risaliva a trent’anni fa.

Dodici brani profumati di quel tipico country-pop che mette insieme gli aromi della sua infanzia campagnola in Tennessee con i lustrini del pop da supermercato. Come è consuetudine in quest’ambito non mancano duetti stuzzicanti, come quello con Michael Bublé e l’ancor più stagionata icona del country vecchio stile Willie Nelson.

Mi è sempre stata simpatica la platinatissima Dolly, un’artista e attrice rassicurante che ha sempre incarnato l’anima buona e sempliciotta di un’America di provincia: proprio quella che sta provando a ritrovare la propria genuinità dopo un quadriennio segnato dai controvalori trumpisti che pure l’avevano ammaliata.

Un dischetto senza infamia e senza lode, indicato soprattutto a chi cerca un innocuo sottofondo per rendere un po’ meno atipico il Natale più  anomalo della nostra Storia.

 

 

Franz Coriasco