UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

FOURPLAY: “Let's touch the sky” (Heads Up)

Sia pure con diverse formazioni, il quartetto statunitense è, fin dal 1991, una delle più apprezzate realtà del contemporary jazz a stelle e strisce. Quel che un tempo si chiamava fusion o rock-jazz è oggi una miscela di più vicina a una forma di pop strumentale impreziosito dalle scale e dalle atmosfere del jazz. In […]
29 Novembre 2010
Sia pure con diverse formazioni, il quartetto statunitense è, fin dal 1991, una delle più apprezzate realtà del contemporary jazz a stelle e strisce. Quel che un tempo si chiamava fusion o rock-jazz è oggi una miscela di più vicina a una forma di pop strumentale impreziosito dalle scale e dalle atmosfere del jazz. In questo ottavo album la band (composta da eccelsi strumentisti quali sono il tastierista Bob James, il bassista Nathan East, il chitarrista Chuck Loeb, e il batterista Harvey Mason) si conferma all’altezza della fama, assemblando, con la complicità di vocalist come Anita Baker e Ruben Studdard, undici frammenti di grande eleganza formale. Roba di classe, ma tutt’altro che cerebrale: per orecchie intelligenti e raffinate, e soprattutto bisognose d’uscire dai consunti cliché del pop usa e getta.
(Franz Coriasco)