UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

FRANCESCO GAROLFI:
Un posto nel mondo
(Autoproduzione)

Un disco rilassante, godibilissimo, perfetto tanto per far da sottofondo alle riflessioni dell’intimo, quanto per mandare in solluchero gli appassionati dei grandi maestri del country acustico.
12 Novembre 2012
In un mondo rutilante di parole e parolai, perennemente sull’orlo di una crisi di nervi, un disco strumentale come questo sembra fatto apposta per aiutarci a ritrovare un barlume di serenità e di quiete.
Francesco Garolfi è un signor chitarrista (al servizio tra gli altri di Cristina Donà), ma in questa sua nuova avventura discografica si conferma molto più di un session-man di lusso. Una dozzina di frammenti di straordinaria limpidezza e semplicità: quella semplicità, beninteso, frutto di una faticosa ricerca di sintesi rifuggendo le comode scorciatoie degli effetti speciali o del virtuosismo fine a se stesso. In sintesi, un disco rilassante, godibilissimo, perfetto tanto per far da sottofondo alle riflessioni dell’intimo, quanto per mandare in solluchero gli appassionati dei grandi maestri del country acustico. Il buon Francesco non è Pat Metheny, né Daniel Lanois, né Ry Cooder o Leo Kottke, ma siamo certi che chiunque apprezzi i succitati, troverà tra i solchi ambrosia per le proprie orecchie. (Franz Coriasco)