A Sanremo era arrivato tra i favoriti. Non ha vinto, ma a lui tutto sommato importava poco giacché sul palco dell’Ariston aveva soprattutto da preparare il lancio di questo suo nuovo album. Un’opera che segna una svolta: nuova casa discografica, nuovo produttore, un taglio stilistico più cantautorale.
La voce è sempre una delle più belle del nostro pop. Le collaborazioni sono di gran lusso (da Elisa che firma Vivendo Adesso a Zampaglione, da Sangiorgi a Mancino). Il sound gradevole ed elegante.
Dopo quasi trent’anni di carriera il fascinoso Francesco si conferma insomma una presenza significativa del panorama musicale odierno. Qua e là fa un po’ il verso al Liga, e quel che non gli consente il carisma lo supplisce la suadenza e il calore di un’espressività vocale sempre impeccabile. Tempo reale lascia intuire ambizioni sociologiche e nuove profondità (anche se i quindici frammenti sono quasi tutte love-songs): sta vendendo bene, ed anche se difficilmente entrerà tra gli imperdibili dell’anno, è un album degno di venir ascoltato e ricordato tra i suoi lavori più maturi e convincenti. (Franz Coriasco)