La versione scozzese dell’Edoardo Bennato prima maniera: potremmo definirlo così questo trentacinquenne di Glasgow, recentemente arrivato al second-out con un dischetto assai intrigante.
La formula è elementare: chitarra acustica, un’armonica a bocca, e una voce molto personale. Rispetto all'ortodossia dylaniana il suo stile è più vicino all'energia del rock che non al tradizionalismo del folk popolare del quale il Nostro rappresenta semmai un upgrade modernista. L’energia può ricordare un po’ il combat-rock dei mitici Clash e degli Alarm, ma l’assenza di ritmiche e l’essenzialità del sound spostano il baricentro verso l’espressività tipica dei cantautori d’Albione.
Una carriera nata dal basso per questo figlio della classe operaia, cresciuta per piccoli passi grazie al passaparola, a una grande onestà intellettuale e a una creatività ruspante e sincera. Gerry ha una buona capacità di raccontare i disincanti del presente, l’amore e le emozioni, assemblando canzoni perfette per essere gustate in un pub, magari con un boccale di birra da condividere con gli amici. Se vi piacciono i cantautori senza orpelli, ma con voce potente e buon appeal melodico, allora il signor Cinnamon e il suo The Bonny vi conquisteranno.
Franz Coriasco