Dodici brani più una bonus-track; il ritorno del cantautore di Ovada Giampiero Alloisio è quasi un concept dedicato alla Resistenza e al coraggio. E’ composto da alcuni classici rivisitati (da Bella Ciao alla gaberiana La Libertà e la gucciniana Aushwitz) più alcuni ottimi inediti, tra cui spicca la sorprendente Chiara Luce, un intenso inno alla “resistenza spirituale” della beata Badano.
Gian Piero è un irregolare della nostra canzone d’autore, amico e collaboratore per anni di Gaber e Guccini, inesausto maestro della parola, cantastorie e teatrante dai cui spettacoli ogni tanto – molto raramente in realtà – trova gli spunti per pubblicare un cd (questo è appena il suo settimo album in 37 anni di carriera).
Gioielli da riscoprire come Dalle belle città (forse l’unica vera canzone d’autore partigiana, composta nel ’44), inediti al vetriolo come Eia Eia Trallallà che mette alla berlina certi rigurgiti neofascisti che ancora infettano l’Italia presente, canzoni autografe rivisitate come Marilyn, classici indimenticabili come Tanto pe’ canta’ offerta come bonus-track.
Un bel disco, stilisticamente variegato - anche se il riferimento primario resta la ballata di stampo folk-rock – per un personaggio che continua a navigare lontano dalle rotte routinarie battute da tanti colleghi, ma che non ha perso il gusto e l’estro necessari per continuare il proprio percorso senza compromessi e con grande rigore intellettuale.
(Franz Coriasco)