Il debutto di questo giovane irlandese è uno dei dischi del momento. Nato in una cittadina sulle coste d’Irlanda, il Nostro ha fatto il botto su YouTube e Spotify grazie a un singolo, Take me to church, che fonde in modo assai suggestivo ed originale pop-rock, gospel e canzone d’autore. Come un piccolo Joyce post-moderno il nostro centrifuga le proprie inquietudini spirituali con j-accuse al vetriolo contro il clericalismo oppressivo che ha evidentemente segnato la sua crescita. In ogni caso il disco mi pare meriti attenzione anche da chi non ne condividesse le opinioni, non foss’altro perché il giovanotto si propone come uno degli emergenti più talentuosi in circolazione e dunque da seguire con più attenzione nei prossimi mesi.
La ricetta stilistica del succitato singolo sorregge gran parte del disco, con parecchie spezie blues, folk e soul, ed il risultato è un’opera pervasa di sofferenza e oscurità, ma al contempo appassionata e coinvolgente in molti episodi (ma anche smaniosa d’accondiscendere ai desiderata del mainstream in altri). Tutto il resto – in primis caratura e tenuta del suo indubbio talento - sarà solo il Tempo a svelarcelo.
Franz Coriasco