Da tempo stiamo vivendo una «rivoluzione digitale», un cambiamento profondo nel nostro modo di agire e di pensare dovuto all’incidenza sempre più massiccia delle nuove tecnologie. Esse facilitano la conoscenza, la possibilità di inclusione e l’accesso alle informazioni e al tempo stesso rendono comuni forme di esperienza in cui il tempo diviene disarticolato, puntiforme, scollegato, esploso. Paghiamo la capacità di seguire contemporaneamente più cose con una perdita effettiva di concentrazione e di attenzione. Abbiamo difficoltà a comprendere testi lunghi e, soprattutto, narrazioni complesse. Ci troviamo immersi in una situazione inedita, che non può essere affrontata adeguatamente riferendosi alle categorie di progresso e di regresso. In questo contesto, la filosofia può presentarsi come rivoluzionaria. Nulla è infatti più rivoluzionario di ciò che conserva la vocazione all’utopia e delinea scenari alternativi. Anche se ci priviamo del tempo per viverli.
L’autore
Adriano Fabris è professore di Filosofia morale all’Università di Pisa, dove dirige il master in Comunicazione pubblica e politica e il Centro interdisciplinare di ricerche e servizi sulla comunicazione. È direttore della rivista Teoria, co-direttore di Filosofia e teologia e membro del comitato scientifico della Internationale Rosenzweig Gesellschaft. Tra le sue pubblicazioni recenti: Etica della comunicazione (Carocci 2014), Il peccato originale come problema filosofico (Morcelliana 2014), Fiction mortale. CSI: crime scene investigation (Ets 2014).
Adriano Fabris
Il tempo esploso. Filosofia e comunicazione nell’epoca di Twitter
Editrice: EDB
Pagine: 48
Prezzo: € 5,50