UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

JAMES ARTHUR “James Arthur” (Sony Music)

Il nostro, ventiquattrenne di Middlesbrough ma con sangue scozzese nelle vene, non manca di personalità, ma deve ancora trovare una propria cifra espressiva peculiare in grado di distinguerlo da un’infinità di concorrenti. Il tempo saprà dirci se trattasi di brillante meteora o di supernova in formazione.
24 Febbraio 2014

            James è stato l’ultimo vincitore dell’ X Factor britannico. Un giovanotto dotato di una voce e di un’attitudine piuttosto black nonostante sia bianco come il pane.
A suggello dalla sua vittoria è ovviamente arrivato anche questo suo omonimo album di debutto trainato, altrettanto ovviamente, dal singolo Impossible che lo aveva sparato in orbita tra le nuove stelle del pop d’Albione. Un disco gradevole realizzato con collaborazioni importanti come Emeli Sandè e Professor Green. Siamo nell’ambito di un’ipotesi di soul-pop patinata ed energetica insieme, costruita su misura per infilarsi senza problemi nelle playlist e, nel contempo, per lasciarsi ascoltare in auto o per far da sottofondo fra una serata fra amici.
Il nostro, ventiquattrenne di Middlesbrough ma con sangue scozzese nelle vene, non manca di personalità, ma deve ancora trovare una propria cifra espressiva peculiare in grado di distinguerlo da un’infinità di concorrenti. Il tempo saprà dirci se trattasi di brillante meteora o di supernova in formazione.  (Franz Coriasco)