UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

JOVANOTTI: “2015 C.C.” (Universal)

Lorenzo il magnifico è ricomparso sui mercati col suo bravo carico d’ottimismo...
7 Aprile 2015

Lorenzo il magnifico è ricomparso sui mercati col suo bravo carico d’ottimismo: certo meno entusiastico di qualche anno fa, ma ancora capace d’irretire le centurie di quanti amano sentirsi dire e cantare che alla fin fine tutto andrà bene. E questo ci dicono le nuove canzoni, anche quando indulgono sulle ombre che ammantano gli orizzonti sociali contemporanei.
            Jovanotti non è più il ragazzino estroverso e modaiolo degli esordi, e nemmeno il positivista terminale del periodo di mezzo. Con gli anni ha maturato una sua visione del mondo non priva di valori e profondità, anche se le nuove canzoni lasciano emergere a tratti  un approccio ai problemi del vivere un po’ troppo frettoloso. Del resto le canzoni non sono né devono essere trattati sociologici, e nemmeno poesie, almeno non nel senso alto del termine. Il Jova collezione 2015 le sfrutta per quel che sono: comunicazioni emozionali del proprio sentire, dove cioè le sostanze e i contenuti sono sempre subalterni alle forme (se non alle apparenze). Queste nuove canzoni (ben 30 suddivise in due cd) fotografano il mondo che gli – e ci – gira intorno, più per osservarne le dinamiche che con la presunzione di capirle davvero, tanto meno per azzardarne terapie che vadano al di là delle consuete iniezioni sentimentali e degli slogan ballabili. Un disco fatto per sorreggere la sua prossima tournée e dunque perfette per far muovere e magari commuovere, per esser cantate all’unisono a squarciagola, per irrorare di passione le platee. Tante idee e suoni per oltre due ore di musica (dal funk all’etno passando per li rap e la dance); alcune ottime canzoni, altre poco più che spunti, ma nel complesso il cd prende e funziona: puro pop d’autore fatto per agitare i corpi e intrattenere le menti germogliandone nuovi pensieri.       
 
Franz Coriasco