UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

KOOKS: “Junk of the heart” (Astralwerks-Emi)

Il quartetto di Brighton è uno dei gruppi più in vista del british pop. Dopo il sorprendente debutto Inside In/Inside Out del 2006 e il vendutissimo second-out Konk del 2008 (due album che hanno permesso alla band di vendere più di 2 milioni di copie), Luke Pritchard e soci ci riprovano con questa dozzina di […]
12 Settembre 2011
Il quartetto di Brighton è uno dei gruppi più in vista del british pop. Dopo il sorprendente debutto Inside In/Inside Out del 2006 e il vendutissimo second-out Konk del 2008 (due album che hanno permesso alla band di vendere più di 2 milioni di copie), Luke Pritchard e soci ci riprovano con questa dozzina di nuove canzoni.
Un album che nelle intenzioni della band vuole appunto essere più un progetto complessivo che non mera compilazione di singoli potenziali. Di certo fin dal primo ascolto risulta evidente l’imprinting beatlesiano (i Beatles più immediati ed estroversi, ovviamente), la gradevolezza accattivante delle melodie, la semplicità degli arrangiamenti. Brit-pop, per l’appunto: fatto per il consumo radiofonico, conscio dei suoi limiti (i Kooks non hanno certo la sapienza melodica dei Coldplay, né l’arditezza creativa dei Radiohead), ma che tutto sommato acchiappa e funziona.
(Franz Coriasco)