UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

LEON BRIDGES: “Coming Home” (Columbia)

Un debutto coi fiocchi che lo sta imponendo all’attenzione generale...
31 Agosto 2015

Fin dalla copertina l’album dichiara in modo inequivocabile il suo contenuto, abbigliamento compreso: siamo nell’ambito del più classico soul dell’era aurea, quello degli anni Cinquanta e Sessanta, quello reso immortale dai vari Sam Cooke, Otis Redding e Marvin Gaye. Ma il punto è che questo è un disco nuovo di zecca, firmato da un promettente giovanotto originario di Atlanta, ma che attualmente fa base a Fort Worth, Texas. In ogni caso profondo sud degli States, e questo la dice lunga su quanto le radici blues e il gospel abbiano innervato il suo stile.
Un debutto coi fiocchi che lo sta imponendo all’attenzione generale; basti dire che il brano che dà il titolo all’album è già stato inserito tra la dieci canzoni “virali” di Spotify.  
Leon, classe 1989, non inventa assolutamente nulla, anzi sguazza felice e con personalità tra le atmosfere sempreverdi di un genere perfetto sia per far da sottofondo per una serata intima che per ballarci su (tanto nei lentoni strappacore che negli episodi più movimentati). Un disco che manderà in sollucchero i nostalgici, ma che può regalare brividi di piacere anche ai più giovani, specie a chi fra loro è stufo della troppa plastica che tracima dal black-pop da supermercato.
 
 
Franz Coriasco