UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

LEONARD COHEN: “Old Ideas” (Sony Music)

Le idee saranno anche vecchie, ma se confezionate da un maestro come Leonard Cohen, sono forse ancor più nuove e stimolanti di quelle che intasano il presente. Un grande ritorno, atteso quasi otto anni, per il più grande poeta della generazione rock.Old ideas è il quindicesimo capitolo di un avventura – umana, prima ancora che […]
14 Febbraio 2012
Le idee saranno anche vecchie, ma se confezionate da un maestro come Leonard Cohen, sono forse ancor più nuove e stimolanti di quelle che intasano il presente. Un grande ritorno, atteso quasi otto anni, per il più grande poeta della generazione rock.
Old ideas è il quindicesimo capitolo di un avventura – umana, prima ancora che discografica – che non ha mai avuto eguali né epigoni, pur essendo il Nostro da oltre quarant’anni uno dei punti di riferimento imprescindibili per chiunque voglia scrivere canzoni che non abbiano la volatilità e l’inconsistenza delle canzonette.
            Il vecchio Leonard ha ancora una strabiliante lucidità e una forza comunicativa capace di emozionare sul serio. A tratti fino a commuovere. Anche quando, come in questo caso, la sua poetica gronda di sofferenza e d’inquietudine. Perché, pur nella loro sublime essenzialità, queste canzoni sono intrise di richiami al presente di un uomo al tramonto, angosciato da ciò che lo circonda non meno di ciò che gli si agita nell’anima. Un album scuro, tra echi blues e corali dolcissime, ninnananne ipnotiche ed atmosfere quasi classicheggianti, ma che proprio in questa sua tenebrosità risplende: angelico e desolato insieme, come ha da essere ogni affresco credibile della “condizione umana”.
(Franz Coriasco)