Questo giovane rapper transalpino è il fenomeno discografico di questa stagione. Un successo clamoroso, anche in Italia dove il singolo Est-ce que tu m’aimes? s’è arrampicato in vetta alle classifiche rimanendoci da parecchie settimane.
Un singolo che ha raccattato milioni di visualizzazioni su YouTube e che sta spopolando in radio: ennesimo racconto di una delusione sentimentale sostenuto da un gustoso impasto ritmico-melodico.
Maître Gyms – nome d’arte di Gandhi Djuma, nato a Kinshasa nell’86, è un rapper congolese trapiantato in Francia dove era arrivato da clandestino qualche anno fa. Figlio d’arte (il padre è leader dei Papa Wemba), ha uno stile che mette insieme quello dei grandi dell’hip-hop nero, da Soop Dogg a 50 Cent, il rhythm’n’blues moderno alla Michael Jackson, e qualche tenue richiamo all’ultima generazione degli chansonniers transalpini (tipo Stromae, per intendersi). In questo doppio cd il trentenne di destreggia tra le formule energiche e danzabili in un’ipotesi stilistica dove l’urban-pop s’alterna all’ipertrofia ritmica e lessicale tipica del rap.
Cristiano convertito all’islam, padre di cinque bambini, scrittore, alla guida di una linea di abbigliamento, questo parigino d’adozione non è ancora riuscito ad ottenere la cittadinanza francese, ma la sua visione della vita è assai più moderata, pragmatica e pacifista di quella di tanti confratelli arrabbiati delle banlieue; un percorso d’integrazione che certo ha contribuito non poco a farlo uscire dalle nicchie trasformandolo in una star di primissima grandezza del nuovo pop afro-europeo. Martedì l’occasione di vederlo in azione in Italia, fra i super-ospiti del 66esimo Festival di Sanremo.
(Franz Coriasco)