UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

New media, pubblicati i primi due libri della collana Anicec

Sono in libreria i primi due volumi della nuova collana LabMedia, edita dalle Paoline e diretta da mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, e da mons. Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
29 Novembre 2010
Sono in libreria i primi due volumi della nuova collana LabMedia, edita dalle Paoline e diretta da mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, e da mons. Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. La collana prevede dieci libri che affrontano tematiche relative ai new media, al cinema, al teatro, alla liturgia, alla catechesi, ai progetti culturali, offrendo degli strumenti utili agli animatori della comunicazione e della cultura nelle diocesi e nelle parrocchie. 
Il primo libro si intitola “Lo spazio abitato”, di Angelo Romeo (pp. 128, € 10) e si configura come volume introduttivo della nuova collana, affrontando il delicato tema delle nuove frontiere delle tecniche di comunicazione che aprono, come sottolinea il titolo, nuovi spazi e nuove reti di comunicazione. Il volume prende le mosse dal convegno nazionale “Testimoni digitali”, che ha focalizzato l’incidenza degli strumenti tecnici, indispensabili oggi in tutti i contesti e che nella comunicazione hanno avviato un cambiamento radicale e imprescindibile. Attraverso le analisi di alcuni studiosi (H. Rheingold, S. Turkle, B. Welman), l’autore evidenzia come la rete sia spazio abitato e vissuto e come, con l’avvento dei nuovi strumenti informatici, sia mutato anche il sistema educativo, il modo in cui il sapere viene trasmesso, lo spazio in cui si erogano determinati contenuti, i tempi di apprendimento e di condivisione della conoscenza.
 
Il secondo volume si intitola invece “Il maestro magico”, di Andrea Verdecchia (pp. 144, € 10) e  propone una articolata riflessione sul cinema, magistrale interprete delle istanze contemporanee e, proprio per questo, considerato strumento privilegiato per l’educazione e la trasmissione dei valori. Il libro si sofferma sul rapporto cinema-Chiesa e in generale sulla forte valenza pedagogica del cinema. Il rapporto tra cinema e Chiesa, binomio consolidato e che ha dato risultati interessanti sia dal punto di vista culturale che pedagogico, esige di essere ripensato tenendo conto del contesto culturale postmoderno o della crossmedialità. Il testo ripercorre le tappe del cammino di cooperazione fra il Magistero della Chiesa e le potenzialità del cinema, visto come preziosa miniera di conoscenza e soprattutto come proficuo terreno di confronto e di dialogo culturale. In questo senso il libro offre preziose indicazioni per gli animatori della cultura e della comunicazione, soprattutto in ambito diocesano e parrocchiale, con proposte specifiche e concrete, compresa quella di un percorso di analisi filmica di un’opera del coreano Kim Ki-Duk, un regista contemporaneo di grande spessore.