UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Noa: “Noanapolis – Noa sings Napoli” (Sud Music – Egea)

E’ una vita che l’israeliana Noa è legata all’Italia. Fin da quando, s’era nel‘94, cantò a San Pietro davanti a papa Woytila, la sua rilettura dell’Ave Maria di Bach-Gounod. Un legame stretto e per nulla strategico, ulteriormente consolidato dalla collaborazione sempre più stretta con l’eccellente quartetto d’archi campano Solis Sting Quartet.Tutto ciò giustifica ampiamente la […]
12 Aprile 2011
E’ una vita che l’israeliana Noa è legata all’Italia. Fin da quando, s’era nel‘94, cantò a San Pietro davanti a papa Woytila, la sua rilettura dell’Ave Maria di Bach-Gounod. Un legame stretto e per nulla strategico, ulteriormente consolidato dalla collaborazione sempre più stretta con l’eccellente quartetto d’archi campano Solis Sting Quartet.
Tutto ciò giustifica ampiamente la pubblicazione di questo delizioso album dove Noa si cimenta con la consueta grazia e sapienza interpretativa con alcuni classici (più o meno noti) della grande tradizione partenopea. Una voce inconfondibile e così malleabile da farla assomigliare a quella una perfetta sciantosa dei bassi napoletani, ma al contempo dotata di tale classe, eleganza e personalità da rendere queste 14 performance una vera delizia per le orecchie. Gli arrangiamenti – a mezza via tra il folk e la tradizione classica – firmati dai Solis e dal fedele chitarrista Gil Dor, fanno il resto: un disco splendido, che è insieme un atto d’amore a una delle città più musicali del mondo, e la conferma che il fascino di certe melodie va al di là del tempo e di qualunque barriera socio-culturale.
(Franz Coriasco)