UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nuovi media, diocesi e parrocchia istruzioni per l'uso

“Nuovi media. Diocesi e parrocchia: istruzioni per l’uso” è il nuovo saggio di Don Giacomo Ruggeri, parroco, direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali della diocesi di Fano e docente di Teologia e pastorale della Comunicazione.
6 Settembre 2010
Mass media: istruzioni per l’uso. Si potrebbe titolare così per un articolo di giornale il nuovo saggio di Don Giacomo Ruggeri, parroco, direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali della diocesi di Fano e docente di Teologia e pastorale della Comunicazione. Non è scontato per un sacerdote, un operatore pastorale, elaborare un articolo –diverso da un commento e un approfondimento – che racconti bene una festa parrocchiale, l’anno catechistico, la festa degli anniversari di matrimonio e così via. Un conto è il parlato, un conto lo scritto. Si può parlare con parole facili e comprensibili, ma al momento della stesura del testo si diviene difficili e complicati. E viceversa: scrivere in modo fluido, ma nell’esposizione ci si perde un po’. Non è un ostacolo insormontabile perché tutto ciò fa parte della difficile e affascinante arte del comunicare. Nelle pagine di “Nuovi media. Diocesi e parrocchia: istruzioni per l’uso” (edito da Tau, prezzo 7€), come scrive l’autore nell’introduzione “vengono proposti ambiti concreti che nella stragrande maggioranza delle parrocchie in Italia sono presenti: il giornalino parrocchiale, il sito web, come costruire un sito parrocchiale e diocesano, come si pensa ed elabora un video da usare nella pastorale, la newsletter parrocchiale e il modo di raggiungere i parrocchiani via Internet, come scrivere un articolo, diverso da una riflessione ed un editoriale”. Come scrive Mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, il saggio nasce dalla passione, dall’intelligenza e dal discernimento di laici e operatori della pastorale, che sono consapevoli della potenza profonda dei new media. Più che una sorta di manuale, l’ultima fatica di don Ruggeri è un’espressione concreta dell’attenzione che sta maturando nelle nostre comunità per l’orizzonte della comunicazione. Pompili cita Marco Gasparini e in riferimento alla pubblicazione aggiunge: “mette appetito” e stimola ad “iniziare un cammino di ricerca e di studio”, che aiuti a districarsi nella giungla di una società che – osserva Enrica Papetti – “ha sempre più bisogno di comunicazione, senza che le importi cosa comunicare”. Difficile, dunque, non far proprio l’invito a darsi tempo, a riflettere, a fermarsi e a formarsi, a riscoprire il valore di una comunicazione che sia innanzitutto espressione di partecipazione alla vita di una comunità (ecco le pagine sul giornalino parrocchiale e quelle sul settimanale diocesano). A fronte del diluvio elettronico che invade le nostre case, i diversi contributi sottolineano che rimane ancora spazio per notizie, che nascono dall’incontro diretto, dall’esperienza vissuta, dalla testimonianza; notizie che contribuiscono a raccontare la vivacità di quel tessuto che forma la struttura dinamica della Chiesa.