La trentaseienne londinese Pamela Faith Blomfield è uno dei nomi di punta del nuovo pop anglosassone. Dal debutto del 2007 ad oggi la sua crescita è stata costante. Di padre spagnolo e madre britannica, Pamela ha ha avuto un figlio un anno e mezzo fa, e dopo aver fatto da giudice all’edizione 2016 del talent The Voice UK, s’è messa al lavoro per confezionare questo suo quarto album.
Un ottimo lavoro questo The Architect, che l’accredita come una temibile, potenziale rivale della più blasonata Adele: voce ricca di personalità sostenuta da un timbro potente, canzoni di qualità sempre in un fascinoso mix di energia ed estroversione.
Preceduto dal singolo Crybaby, l’album è subito partito bene sui mercati regalandole per la prima volta in carriera il vertice nelle charts inglesi. Ma la novità principale di questo ritorno sta soprattutto nei testi, attraversati da una certa propensione al socio-politico: “Mi sono avvicinata alla politica dalla prospettiva degli uomini e delle donne comuni – ha dichiarato di recente - cercando di capire perché stanno soffrendo”. Un obiettivo certamente ambizioso come lo è questo disco, e come lo sono queste 19 nuove canzoni (nell’edizione deluxe); in una di esse brilla la presenza di John Legend: una prova ulteriore del credito che Paloma ha saputo conquistarsi nell’ambiente.
(Franz Coriasco)