UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

PAOLO JANNACCI: “Canterò” (Ala Bianca)

Il figlio dell’indimenticabile Enzo ha l’imprinting inconfondibile del padre...
4 Luglio 2020

Il figlio dell’indimenticabile Enzo ha l’imprinting inconfondibile del padre: eleganza di scrittura musicale, una poetica insieme bassa, originale, e scanzonata.

Questo Canterò è il suo debutto solista uscito alla fine dello scorso anno ed è molto piaciuto anche a prescindere dalla vetrina sanremese (col singolo Voglio parlarti adesso), tant'è che recentissimamente ha conquistato la prestigiosa Targa Tenco votata dai critici italiani come miglior album di debutto dell’anno.

Schizzi di jazz, strofe tracimanti di ironia e d’umanità, per dieci tracce impreziosite da qualche ospite di rilievo come l’amico J-AX, Claudio Bisio, e Michele Serra, autore della title-track. A differenza del cantare biascicato del padre, Paolo ha una voce limpida e squillante e del padre ripropone a modo suo un paio di classici.

Classe 1972, pianista cresciuto all'ombra ingombrante di Enzo (il loro rapporto è stato fondamentale per entrambi), il quarantottenne milanese calca le scene dalla fine degli anni Ottanta. Dopo l’attività di autore, insegnante di musica, pianista e creatore di colonne sonore, il tenero Paolo si dimostra oggi cantautore di vaglia e il recente riconoscimento vale come una definitiva consacrazione: per dire a tutti d’essere ben più di un ennesimo figlio d’arte.

Franz Coriasco