Accattivante graficamente, il sito della parrocchia di Bovolone (VR), www.parrocchiabovolone.it, testimonia una realtà locale viva e ricca di iniziative. Lo scopo del sito sembra essere quello di favorire la partecipazione agli incontri organizzati offline e allo stesso tempo quello di ampliare la fruizione dei materiali prodotti anche a coloro che non sono stati partecipi degli eventi.
La parte centrale del sito mette in evidenza le notizie più aggiornate sulle quali la parrocchia intende focalizzare l’attenzione. Il sito è poi suddiviso in sezioni: ragazzi, adolescenti e giovani, adulti e famiglie con percorsi e iniziative pensate per ciascun target di riferimento.
Originale è la selezione di articoli proposta in ciascuna sezione che permette diversi percorsi di navigazione all’interno dello stesso sito.
Ricco di informazioni, tuttavia non è un semplice sito informativo. Il calendario condiviso consente non solo di essere aggiornati sugli orari delle messe, degli appuntamenti dei gruppi parrocchiali ma anche di pianificare altre iniziative evitando sovrapposizioni.
La presenza sui social network, in particolare attraverso la pagina Facebook e l’account Twitter, ribadisce lo scopo social della presenza in rete della parrocchia di Bovolone: informare sì ma anche riflettere su passi del vangelo e su quanto accade di rilevante in rete proveniente dal mondo cattolico.
Traspare dalle pagine del sito la grande importanza attribuita alla comunicazione: l’accuratezza del sito, la presenza ragionata sui social network, la proposta di una web tv con un palinsesto giornaliero strutturato, la versione web del giornalino parrocchiale, la sezione multimedia che rende testimonianza di alcuni incontri e iniziative (sebbene si tratti della sezione del sito meno aggiornata ma che considerato il fatto che stiamo parlando di una parrocchia è comunque notevole lo sforzo fatto).
Dalle pagine del sito della parrocchia di Bovolone traspare un buon lavoro d’équipe che certamente prevede il coinvolgimento dei laici impegnati nei diversi percorsi intrapresi. Si tratta quindi di un buon esempio di sito parrocchiale che può essere replicato anche in altre realtà a patto però che ci sia una rete già strutturata offline sulla quale il parroco possa contare. È evidente che non è il frutto del lavoro di un singolo.
