UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

PATTI SMITH: “Banga” (Sony Music)

La poetessa maxima del rock conferma energia e ispirazione, e anche la sua inossidabile capacità di uscire dai cliché e dai banalismi faciloni del pop odierno.
2 Luglio 2012
 
Era bastata una decina di minuti all’ultimo Festival di Sanremo per far capire a tutti che la classe e il carisma della signora Smith era ancora quello dei suoi anni migliori, quelli del folgorante Horse col quale debuttò nel ’75 e di Wave, uscito tre anni dopo,che conteneva l’indimenticabile Because the night. Un ulteriore conferma arriva in questa torrida estate con la pubblicazione di questo eccellente Banga, un altro di quei dischi fatti per lasciare il segno.
La poetessa maxima del rock conferma energia e ispirazione, e anche la sua inossidabile capacità di uscire dai cliché e dai banalismi faciloni del pop odierno. Banga è un disco complesso e pieno di idee, dove si spazia da Bulkakov a Tarkowsky, da citazioni francescane al fantasma di Amy Winehouse, dallo tsunami giapponese a Johnny Depp. Testi in verità di disarmante semplicità, ma di proporzionale profondità, intrisi di misticismi pacifisti, si speranze minimali, di dolenze sincere, e sorretti quasi sempre da un’aura inconfondibile: quella che solo i grandi album possiedono.
(Franz Coriasco)