UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

PET SHOP BOYS: “Elysium” (Emi – Parlophone)

Il duo britannico è stato tra i massimi protagonisti dell’electro-pop britannico degli anni Ottanta. Pur vivacchiando da tempo ai margini del baluginante mondo del pop, i due continuano a tener botta, riaffacciandosi di tanto in tanto sui mercati.
6 Novembre 2012
Il duo britannico è stato tra i massimi protagonisti dell’electro-pop britannico degli anni Ottanta. Pur vivacchiando da tempo ai margini del baluginante mondo del pop, i due continuano a tener botta, riaffacciandosi di tanto in tanto sui mercati.
Questo loro undicesimo lavoro ne conferma appieno il sopraffino gusto melodico, ma al contempo, rafforza l’aura dejà vu che da tempo avvolge le loro composizioni. Le nuove canzoni centrifugano malinconia e ironia, pessimismo e serenità, nel segno di un lasciarsi vivere fatto di attimi sempre più sfuggenti: non a caso i due avevano inizialmente pensato a intitolare l’album “Happy Sad”. I Campi Elisi evocati nel titolo – il paradiso della mitologia greca cui erano destinati gli amati dagli dèi – sembrano invece sottintendere il tramonto di una delle carriere più fortunate del pop d’Albione: non è un epitaffio, ma certo la premiata ditta Tennant & Lowe ha sfornato opere ben più consistenti e convincenti. Epperò la classe è ancora bastante per elevarli d’una buona spanna sugli epigoni e i concorrenti. (Franz Coriasco)