La banda bergamasca continua ad incrementare la propria presa sui mercati del pop contemporaneo. Forte della popolarità acquisita al Sanremo dello scorso anno, rilancia con questo quinto album che suggella il loro primo decennio di attività, anche se il primo lustro li ha visti muoversi per lo più nei sottoboschi del music-business nostrano.
Riccardo Zanotti e soci non rinunciano alla guasconeria e all’estroversione con le quale hanno agguantato il successo, ma rispetto agli esordi dimostrano di aver molto affinato stile e attitudini.
Le sette nuove tracce svelano con chiarezza che l’obiettivo è puntare al mainstream pop radiofonico e alle grandi platee. Le nuove canzoni sono state partorite nel – e dal - contesto pandemico tuttora in corso. Anticipato dai singoli La storia infinita e il più recente Scooby Doo, il nuovo album irradia una grande freschezza e vivacità, ovvero quell’orecchiabilità sbarazzina che a tratti ricorda gli 883 o qualche passaggio à la Cremonini prima maniera, ma con sonorità moderne, e talvolta, con trovate prese a prestito dall’urban e dalla trap: ventiquattro minuti di elettropop mediterraneo, frizzanti, pieni di citazioni, parole e situazioni quotidiane tipiche dei chiaroscuri di questo presente.
In definitiva una riuscita tappa di transizione verso il prossimo album: a dimostrazione di una strategia ben congegnata e destinata a consolidare una carriera definitamente uscita dal precariato.
Franz Coriasco
