La realtà virtuale come strumento per vivere la religione in ogni parte del mondo. Anche là dove non esiste una chiesa, una moschea, un tempio o una sala per il culto. Come? Utilizzando una app, che è parte del progetto “Religion2Go!”, a cui stanno lavorando il Centro per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e il Centro per le scienze religiose (ISR) della Fondazione Bruno Kessler di Trento. “La tecnologia non ha mai smesso di coinvolgere la religione – spiega Sara Hejazi, FBK-ISR –, dalla scoperta del fuoco alla stampa della Bibbia. E anche oggi la tecnologia può offrire strumenti utili alla religione”. Uno di questi è la app “Replicate”. Nata dall’unità Technologies of Vision (TEV) di FBK-ICT, consente di realizzare una copia digitale in 3D di qualsiasi oggetto, e può essere condivisa “to go” in rete, attraverso un visualizzatore, o addirittura vissuto in forma di realtà virtuale. “Grazie a questa app è possibile con il proprio smartphone fare una serie di fotografie ad un oggetto– spiega Fabio Poiesi, FBK-ICT –, ruotandogli attorno; la app stessa seleziona una quindicina di questi scatti, che invia ad un data server centrale dove l’oggetto viene ricostruito in 3D attraverso le immagini. Quello che si ottiene viene ulteriormente migliorato attraverso l’applicazione di una serie di texture. A questo punto l’oggetto divenuto virtuale, viene rinviato allo smartphone in 3D e da qui è possibile condividerlo con chi si vuole, in qualsiasi parte del mondo”.